Io amo leggere e tu?
Io amo leggere e tu?

Recensione: “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo

 


Non è un libro per tutti, è un testo per disordinati cronici, per coloro che vogliono lasciarsi aiutare.


Questo libro mi ha annoiata, divertita e fatto riflettere tutto allo stesso tempo.

Ho iniziato la lettura con una diffidenza indecente per la semplice ragione che i lettori mi avevano avvertita in anticipo che ad un certo punto la signorina Kondo mi avrebbe suggerito di buttare via i libri. Orrore...? No, perché nel momento in cui sono arrivata a quel punto ho realizzato che in realtà ci sono libri di cui farei volentieri a meno. Ad esempio, ad una pesca di beneficenza, mi venne dato in premio il libro di un personaggio televisivo, direttore di un Tg per cui non solo non provo nessuna stima, il solo vederlo in mezzo ai miei libri preferiti mi disturba, mi irrita pure la sua faccia in copertina.

A dire il vero ammetto di non essere riuscita neanche a buttare via quello, ma se proprio mi venisse chiesto di buttare via un libro lo getterei via senza rimorsi.

Invece la parte che mi ha letteralmente scioccata è quella riguardante le fotografie. Ogni singolo fotogramma rappresenta qualcosa di me, della mia vita e della vita delle persone che vivo, dei luoghi che ho frequentato.

La vita scorre e la fotografia la ferma lì a tua disposizione per sempre. Ma insomma hanno inventato la macchina del tempo e io dovrei buttare via i frammenti che ho immortalato? No mi dispiace non se ne parla proprio.


Da quando ho la macchina fotografica digitale fatico pure a cancellare le foto venute troppo mosse, figuriamoci se mi metto a scegliere quali tenere fra quelle buone per fare spazio. Se devo liberare per forza le stanze allora, piuttosto, butto via tutto quello che ho in cucina.

Prendere le scatole con tutte le foto sparse dentro, sedersi per terra con le gambe incrociate ed iniziare a rovistare nel tempo crea in me sensazioni incredibili, irrinunciabili.



Ho iniziato con la parte negativa per toglierci il dente. Leggendo fino a qui il lettore può credere che il libro non mi sia piaciuto. Invece no, mi è piaciuto tantissimo. Credo che nessuno avrà mai su di me tanta influenza da decidere al mio posto , per questo leggo liberamente qualsiasi cosa senza la paura di rimanerne suggestionata.

La parte divertente del libro è stata quella in cui ogni 10 righe mi sentivo punta nel vivo. Ha ragione Miss Kondo, ha ragione da vendere. E solo i disordinati cronici possono comprendere che quello che dice è assolutamente vero. Non ti invita solo a buttare via praticamente tutto “il non indispensabile”, ma ti spiega anche come tenere sistemata la roba che devi gestire. Ho sentito dire che c'è chi la ritiene matta per il rapporto di rispetto che ha per la casa (la saluta e gli parla quando entra), parla con i vestiti ringraziandoli per il loro faticoso lavoro ecc ecc. Questo però è frutto non di pazzia, ma l'autrice vuole che ogni persona acquisisca la consapevolezza di quello che ha. Perché a volte, anzi troppo spesso, abbiamo più di quello che ci serve e trattiamo tutto ciò che abbiamo in modo scontato. Se riuscissimo a dare il giusto peso ad ogni cosa allora forse non avremmo bisogno di accumulare . Così pagina dopo pagina ho abbassato la guardia trovando la lettura sotto certi aspetti ironica. Quello che mi sbalordisce di certi autori è la facilità con cui hanno tanto successo. Ci avete fatto caso che sono sempre i temi più semplici ad avere un successo planetario?

La signorina Kondo non ha inventato niente di nuovo, è banalissimo tutto ciò che dice e soprattutto quando era alle medie lesse il libro “L'arte di buttare via..” quindi roba già detta da altri, ma quando finisci la lettura chiudi l'ultima pagina e ti viene voglia di buttare via tutto davvero. Ovviamente se hai una casa sottosopra come la mia. Non è certo un libro per ordinati. Il segreto secondo lei sta nel tirare tutto fuori, proprio tutto... per poi selezionare cosa tenere. I segreti sono pochi, semplici ed efficaci. La cosa fondamentale è fare il lavoro di riordino in una volta sola e non un po' alla volta, altrimenti non se ne verrà mai a capo. Cambiare il metodo di piegamento degli abiti, usare alcuni trucchetti come: inserire nei cassetti i coperchi delle scatole da scarpe od usare dei divisori o meglio ancora dei cestini. Mettere la roba in verticale e non in orizzontale.. Insomma ti aiuta a farti un vero esame di coscienza e secondo me vale davvero la pena leggero...ma date retta a me “non buttate via i libri”
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